Lacrimosa di Mozart: Un Canto funebre intessuto con melodie angeliche e profondi lamenti celesti.

La musica sacra del periodo barocco, soprattutto quella composte da maestri come Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel, è spesso associata a un’aura solenne e maestosa. Tuttavia, nel XVIII secolo, un altro compositore austriaco avrebbe segnato profondamente il genere con opere di straordinaria bellezza e profondità emotiva: Wolfgang Amadeus Mozart.
Tra le sue numerose composizioni sacre, spicca “Lacrimosa” dal Requiem in Re minore, K.626. Quest’opera incompiuta, terminata da Franz Xaver Süssmayr dopo la morte di Mozart nel 1791, è un capolavoro di tristezza e spiritualità che ancora oggi tocca le corde più profonde dell’animo umano.
Un Requiem incompiuto:
Il Requiem K.626 fu commissionato a Mozart da un misterioso individuo tramite un intermediario. Si pensa che il committente fosse Franz von Walsegg, un nobile austriaco con una passione per la musica e un debole per le opere funebri. La leggenda narra che Walsegg intendeva far passare il Requiem come sua composizione dopo la morte della moglie.
Mozart, già gravemente malato di febbre reumatica, accettò l’incarico ma non riuscì a completarlo prima della sua prematura scomparsa all’età di 35 anni. La moglie Constanze affidò il manoscritto incompiuto all’allievo e amico Franz Xaver Süssmayr, il quale si occupò di completare l’opera basandosi su bozze e appunti lasciati da Mozart.
La “Lacrimosa”: Un canto di dolore divino:
Tra i movimenti del Requiem, la “Lacrimosa” è senza dubbio quella più memorabile e commovente. Si tratta di una sezione corale che inizia con un’armonia dolce e malinconica, accompagnata da melodie di violoncello che evocano un senso di profonda tristezza. Il testo latino, tratto dalla sequenza “Dies Irae”, descrive il dolore e le lacrime per i defunti:
“Lacrimosa dies illa Qua resurget ex favilla Judicandus homo reus.”
(Il giorno delle lacrime sarà quello in cui risorgerà dalle ceneri l’uomo, colpevole.)
La melodia della “Lacrimosa” è semplice ma incredibilmente efficace. Mozart usa accordi strettamente imparentati, creando un effetto di sospensione e tensione che culmina nel passaggio del soprano a note acute e penetranti, come il pianto di un angelo per la perdita dell’anima.
Analisi musicale:
La “Lacrimosa” segue una struttura ABA':
- Sezione A: Introduzione lenta e malinconica con oboe e violoncello.
- Sezione B: Coro entra con il testo “Lacrimosa dies illa”. La melodia si fa più intensa e drammatica, accompagnata da arpeggi in crescendo.
- Sezione A’: Ripresa dell’introduzione iniziale, con un senso di conclusione e pace malinconica.
L’utilizzo del modo minore, la dinamica pianissimo-fortissimo e l’uso di intervalli dissonanti creano un’atmosfera drammatica e struggente, che riflette perfettamente il dolore e la paura della morte.
L’“eco” della “Lacrimosa”:
La “Lacrimosa” ha ispirato innumerevoli artisti e compositori nel corso degli anni. È stata utilizzata in film come “Amadeus” (1984) di Miloš Forman e in videogiochi come “Silent Hill 2”. Molte altre opere musicali si sono ispirate alla sua melodia, ritmica e atmosfere. La popolarità della “Lacrimosa” è un segno del suo potere evocativo e della sua capacità di toccare corde profonde nell’animo umano.
Tabella: Composizione musicale:
Elemento musicale | Caratteristiche nella “Lacrimosa” |
---|---|
Forma | ABA’ (Tripartita) |
Tempo | Andante moderato (Moderatamente lento) |
Tonalità | Re minore |
Melodia | Semplice ma efficace, con intervalli dissonanti per creare tensione |
Armonia | Accordi strettamente imparentati che creano un effetto di sospensione |
Dinamica | Da pianissimo a fortissimo per esprimere intensità emotiva |
Ascoltare la “Lacrimosa” è un’esperienza profonda e indimenticabile. La bellezza delle melodie, la maestria orchestrale e il testo latino evocativo si combinano per creare un brano musicale che celebra la vita, il dolore e la speranza della resurrezione. Anche dopo secoli dalla sua composizione, questa “Lacrimosa” continua a commuovere ed elevare l’anima di chi ascolta.